«Solo unendo tutte le forze possiamo vincere». Intervista a Elia Martinelli, co-fondatore di “Futuro Trasparenza Libertà”

«Con l’avvicinarsi del Natale l’Italia si avvia a nuove limitazioni», scrive Leggo.it. «All’orizzonte il Paese vede il rischio della zona arancione e con l’avanzata di Omicron già da gennaio si ipotizzano nuovi scenari sull’utilizzo del certificato verde».

Dunque, dobbiamo aspettarci «nuove limitazioni» e «nuovi scenari», ci dicono i giornali mainstream, in una grottesca tiritera che dura da quasi due anni. Ma, dinanzi alle misure anti-pandemiche, c’è chi non si arrende e promette «resistenza». È il caso dell’associazione Futuro Trasparenza Libertà, una nuova realtà comunitaria di cui si sente sempre più spesso parlare e con la quale abbiamo deciso di interagire, mediante il co-fondatore Elia Martinelli, al fine di approfondire il loro pensiero e le loro attività, contribuendo così a diffondere una visione alternativa e contrapposta al nefando paradigma dominante. Buona lettura!


Grazie per aver accettato questa intervista. Chi siete e cosa rappresenta la vostra associazione?

Sono Elia Martinelli e insieme a Daniele Zuccarello abbiamo fondato l’associazione Futuro Trasparenza Libertà per poter dare voce a tutte le persone che vogliono battersi per la libertà.

Quali sono i punti cardine della vostra “missione”?

La nostra “missione” è quella di creare una rete di liberi pensatori indipendenti, che vogliono fare “RESISTENZA”. La rete, in poco più di due mesi di esistenza, si è già ramificata in tutto il territorio italiano; siamo seguiti anche da molti italiani all’estero, che ci raccontano una verità totalmente diversa da quella che riportano i giornali e il mainstream. Ogni giorno la nostra rete continua ad aumentare; all’interno del nostro gruppo abbiamo avvocati, presidi, biologi, insegnanti, infermieri, imprenditori, operai, pensionati. La nostra missione è quella di dare supporto a chiunque ne abbia bisogno, e tutto ciò viene fatto a titolo completamente gratuito. Siamo stati fra i primi, attraverso il Presidente Daniele Zuccarello, a portare alla luce testimonianze di persone che hanno subìto gravi danni dopo il vaccino. Queste persone, che per lo Stato sono invisibili, per noi sono un grande esempio di forza e resistenza.

Sul vostro sito web viene affermato che «ci troviamo ad un punto di non ritorno». Cosa intendete con tale espressione?

Non siamo negazionisti e nemmeno complottisti: siamo per la libertà di scelta sempre e comunque. Quando parliamo di «punto di non ritorno» parliamo del fatto che in due anni sono riusciti a dividere il popolo, e spesso la divisione è all’interno dei nuclei familiari stessi, perciò se non compattiamo tutte le energie e tutte le forze per opporci, potremmo trovarci ad essere sottomessi per sempre. Il momento critico è nei prossimi 40-50 giorni, perché il decreto del super green-pass ha frammentato ancora di più il popolo; adesso ci troviamo ad affrontare la sfida più dura, che solo unendo tutte le forze possiamo vincere. Attenzione: quando parlo di unire tutte le forze mi riferisco a tutte le altre associazioni e gruppi, ma soprattutto mi rivolgo a tutti coloro che, per libera scelta, hanno deciso di vaccinarsi… Il green-pass non è uno strumento medico, ma un ricatto politico, e questo è dimostrato anche dagli ultimi provvedimenti a causa dei quali viene richiesto il tampone anche ai vaccinati.

Da tempo, la polemica sul green-pass infiamma i dibattiti pubblici. Voi come vi ponete nei confronti delle misure anti-pandemiche?

Che la gestione della pandemia si sia rivelata un vero disastro, non occorre che lo dica io: basta guardare i dati e trarre le giuste conclusioni. Abbiamo avuto governi che hanno navigato e stanno tutt’ora navigando a vista senza dare soluzioni concrete. Come anticipato prima, la nostra battaglia non è assolutamente contro il vaccino, ma per far si che le persone danneggiate da esso vengano aiutate a ricevere le cure e l’assistenza di cui hanno bisogno. Siamo fortemente contro il green-pass, che riteniamo essere uno strumento politico di ricatto verso la popolazione. I numeri dicono che anche con il green-pass le cose non migliorano, perciò perché continuare su questa linea? Il dubbio è che dietro il green-pass ci sia ben altro.

È legittimo rifiutare il vaccino anti-Covid?

Non solo è legittimo, ma deve essere un diritto sacro santo poterlo rifiutare. Dunque, analizziamo bene la cosa: le case farmaceutiche hanno firmato contratti solamente in cambio dello scudo penale; i medici e gli infermieri che ti inoculano sono protetti da scudo penale; la persona che va a vaccinarsi, con la minaccia di non poter lavorare, deve firmare un consenso con il quale si assume tutte le responsabilità di questa azione. Perché non si assumono loro la responsabilità, visto che stanno obbligando intere categorie a vaccinarsi non per volontà propria, ma per sopravvivere?

La virologa ed esperta di coronavirus Li-Meng Yan, intervistata da Fox News, ha affermato che il Covid-19 è stato diffuso «intenzionalmente», mentre il massone Domenico De Masi, professore emerito di Sociologia del lavoro presso l’Università “La Sapienza” di Roma, ha addirittura definito l’attuale pandemia «un grande e prezioso esperimento sociologico». Cosa ha da dire a riguardo?

Se ancora qualcuno crede alla storiella del pipistrello, evidentemente non vive sul pianeta terra. Che l’attuale pandemia sia «un esperimento sociologico» ne siamo assolutamente convinti. Non a caso, un noto quotidiano americano ha definito l’Italia «un laboratorio» in cui si vuole testare fino a che punto l’essere umano è disposto ad accettare. Forse credevano che ci saremmo arresi quando hanno minacciato di non lasciarci andare al ristorante o al cinema. La realtà è che siamo tantissimi a fare RESISTENZA, e la cosa che più meraviglia sono proprio quelle categorie penalizzate da tutte le misure del governo che accettano in silenzio. Se non andiamo al ristorante, possiamo comunque riunirci e mangiare insieme agli amici. Quello che non capiscono è che il danno lo subiscono le piccole attività, che, a causa di insensati provvedimenti, si ritrovano a perdere clienti e a dover fare da guardiani chiedendo l’esibizione di un QR code.

Come lo vede il futuro del nostro paese?

Il futuro del nostro paese è nelle nostre mani; esso dipende dalla capacità che abbiamo di dimostrarci uniti e orgogliosi di essere parte di una meravigliosa nazione; dipende da quanto teniamo al futuro delle generazioni a venire. Sul vaccino ai bambini ci giochiamo molto e bisogna fermarli prima che sia troppo tardi. I nostri Avi in passato hanno dato la vita per la nostra libertà; dobbiamo fare in modo che le generazioni a venire possano dire che qualcuno ha lottato per loro. Sfortunata è la terra che ha bisogno di eroi, diceva Bertolt Brecht… Io penso che ancor più sfortunata è la terra che, pur avendo bisogno di eroi, non ne trova. Sono però ottimista per natura, e sono sicuro che il popolo risponderà a dovere, alzerà la testa e vincerà questa battaglia.


Di Javier André Ziosi

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