Vi è compatibilità fra Libera Muratoria e Cristianesimo? Intervista a Padre Paolo Siano

Da sempre promotrice di complotti e cospirazioni, la Libera Muratoria continua a muovere i fili della politica che conta, sia in Europa che nei parlamenti nazionali. Ma qual è il suo rapporto con la Chiesa cattolica? Vi è compatibilità fra dottrina massonica e religione cristiana? Ma, soprattutto, chi è massone può dirsi cattolico? Lo storico Mario Iannaccone ha potuto chiederlo direttamente a Padre Paolo Siano, uomo di fede e uno dei massimi esperti in Italia di questioni massoniche…

– Perché la massoneria sembra avere una natura così sfuggente, tanto che sembra difficile parlarne e, di fatto, è stata quasi ignorata per molto tempo?

– La massoneria “moderna” – nata ufficialmente nel 1717 – non è solo un circolo socio-culturale-filantropico. La massoneria è anzitutto una struttura iniziatica ed esoterica, con ritualità, gerarchie, simbolismi ed insegnamenti arcani, non sempre e non in tutto conoscibili da noi non-massoni (o “profani”). Tra i massoni e i loro alleati non manca chi si sforza di presentare una “massoneria delle nebbie”, cioè inafferrabile, indefinibile, non inquadrabile e non giudicabile secondo concetti e schemi “profani” sia razionali che cristiani. Perciò, costoro ripetono che la massoneria non è una religione, non è un culto, non è relativista, non è gnostica, non è esoterica. Definizioni al negativo, usate come “cortina fumogena” o “banco di nebbia”. In effetti, tra i ‘Doveri di un Libero Muratore’ (Art. VI, Costituzioni di Anderson, 1723), tuttora vigenti, c’è quello di dover «sviare un discorso e manipolarlo prudentemente», affinché il profano non scopra della massoneria ciò che non è conveniente che apprenda. La Santa Sede comincia a parlare di massoneria, condannandola, nel 1738. Nel secolo XVIII non ci sono internet e librerie attrezzate come oggi, e la massoneria dell’epoca è attenta a difendersi dall’alleanza Stato-Chiesa, perciò si ammanta moltissimo di “segreto”. Tuttavia, già allora si segnalano rituali massonici, ex massoni, fughe di notizie… Lo studio approfondito di testi massonici, di ieri e di oggi, permette di scoprire gli aspetti essenziali della natura della massoneria cosiddetta “moderna” o “speculativa”. Un esempio di chiarezza è la massoneria del Grande Oriente d’Italia (GOI) allorché, nella sua Costituzione (2016), definisce la massoneria un «ordine iniziatico universale» che segue «l’esoterismo nell’Arte Reale» e che ha «essenza iniziatica»; e la «qualità iniziatica è indelebile», ossia si è massoni per sempre.

– Esiste un’unica massoneria sotto le tante varietà massoniche?

– Dal punto di vista sociologico, esistono tante massonerie: Grandi Orienti e Grandi Logge (che amministrano i tre gradi basilari: Apprendista, Compagno, Maestro) e vari Corpi di Alti Gradi (“Riti”) di solito legati a qualche Gran Loggia o Grande Oriente. Tante realtà massoniche, indipendenti le une delle altre. Almeno, così appare. Ma esaminando bene il fenomeno, si può scorgere una “unità” che consente di parlare, al singolare, di massoneria. Vedo un “Dna” comune alle varie massonerie. Alcuni lo identificano semplicemente con il metodo relativista che terrebbe insieme massonerie di orientamento opposto: liberale o laicista, filo-religioso. cristianeggiante… Mi sembra troppo poco. È una posizione “antimassonica” minimale, forse sufficiente per asserire l’incompatibilità fra Chiesa e Loggia, ma insufficiente per fare piena luce sulla massoneria e conoscerla in profondità. Si rischia di restare nelle “nebbie”… A mio avviso, il “Dna” massonico consta almeno dei seguenti elementi: 1) un umanesimo adogmatico o metadogmatico, ossia l’Uomo iniziato che, di fatto, tenta di oltrepassare dogmi, religioni rilevate e autorità religiose; 2) una ritualità sovra-confessionale (cioè aperta a iniziati di tutte le religioni e credenze, per cui ciascun massone è libero di interpretare simboli e riti massonici) animata dalla convinzione di poter attuare effetti “sovrumani” (presenza del Sacro o del Divino, morte-rinascita iniziatica, illuminazione) sui o nei massoni presenti; 3) esoterismo, che vuol dire dottrine riservate agli iniziati, ma anche l’insieme di correnti di tipo “gnostico” e “magico”, quali alchimia, ermetismo, cabala, teurgia… Di recente, qualche studioso cerca di sdoganare l’idea di un possibile “esoterismo cattolico” o “cristiano” per far concorrenza ai massoni e convertirli. Mi sembra, però, un tentativo pericoloso, portatore di ambiguità e confusione.

– L’influenza della massoneria, come agenzia culturale che ha modellato menti, mentalità, cultura e legislazioni sembra notevole. Lei è d’accordo?

– Si. Dal 1717 ad oggi, massoneria, massonerie e massoni – nel complesso – si sono dimostrati una potenza agenzia culturale, capace di permeare menti, cultura e legislazioni. Vien subito da pensare alle massonerie di tipo “latino”, europee-continentali e sudamericane, che dal secolo XIX in poi si sono distinte in battaglie culturali, sociali e politiche, contro la Chiesa cattolica, contro il clero e contro i dogmi di fede e morale. Nei quadri dirigenti della massoneria si trovano persone di ceto sociale elevato (nobiltà, forze armate e di polizia, cultura, medicina, politica); tra gli iniziati non mancano persone di ceto medio-basso, ad esempio pensionati, studenti, universitari… È ormai noto che massoni del Grande Oriente d’Italia hanno sostenuto anticlericalismo, divorzio, secolarizzazione della scuola e della società, aborto, unioni omosessuali, sperimentazioni sugli embrioni, fecondazione artificiale… Nel libro ‘Iniziazione femminile e massoneria’ è adombrato addirittura l’elogio alla “teoria gender”. Qualcuno dirà: ma ci sono anche massoni cattolici che non condividono quegli orientamenti. Allora chiedo: costoro cosa hanno fatto di concreto contro un tale laicismo, e cosa hanno costruito di cattolico? Di fatto, niente. Del resto, come potrebbero, dati i loro comuni principi illuministi ed esoterici? Anche in Francia, massoni del Grande Oriente francese si sono impegnati con successo nel processo di secolarizzazione, ottenendo le seguenti leggi: divorzio, separazione Stato e Chiesa, liberalizzazione di contraccezione e aborto. Qualcuno dirà: le massonerie anglosassoni non c’entrano col laicismo. Invece c’entrano. Anch’esse vogliono la secolarizzazione; in sostanza, hanno i medesimi principi umanistici ed esoterici; il loro laicismo può sembrare morbido, ma è comunque efficace per de-cristianizzare la società. In effetti, in Gran Bretagna, USA, Germania, Austria, Svizzera, non sembra esserci una società fortemente cattolica.

– La Chiesa mette sempre in guardia contro l’appartenenza a questa “fratellanza”. Eppure pare che molti lo mettano in dubbio

– Dal 1738, la Chiesa vieta a chierici, religiosi e fedeli di appartenere alla massoneria. Oltre ai documenti anti-massonici promulgati dai Papi, ci sono quelli dell’ex Sant’Ufficio e di vari Vescovi dell’Orbe cattolico. In totale, essi sarebbero più di 500, dal 1738 all’ultimo che risale al 1983, ossia la dichiarazione della Congregazione per la Dottrina della Fede, firmata dall’allora Prefetto Cardinale Ratzinger (futuro Papa Benedetto XVI) e pubblicata per decisione di Giovanni Paolo II. Forse, i massoni non hanno mai perdonato l’autore di quel testo… Dai documenti pontifici, tuttavia, emergono complessivamente le seguenti ragioni di incompatibilità fra massoneria e Chiesa: giuramenti con pene cruente, indifferentismo religioso, cospirazione anticattolica, razionalismo e naturalismo filosofico ed etico, promozione della scristianizzazione della società, relativismo, pretesa che i riti massonici abbiano un’efficacia psicologica e spirituale quasi sacramentale… Nel 2013, i Vescovi dell’Emilia Romagna hanno pubblicato, mediante la Libreria Editrice Vaticana, il testo Religiosità alternativa. Sette e spiritualismo, al quale – in modo riservato, senza essere citato – ho collaborato anch’io sul tema della massoneria. Non mi sembra che il documento abbia avuto grande risonanza, considerando anche che massoni e filo-massoni sembrano ignorarlo. Documenti ecclesiali e studi critici sulla massoneria non smuovono affatto quei cattolici (anche non massoni) che per partito preso affermano tuttora una presunta compatibilità fra Chiesa e Loggia. Per lo più sono cattolici (laici, ma anche chierici) formatisi in questi decenni alla scuola di teologie neo-moderniste e neo-progressiste, per cui il loro sentire e agire è più cum secta massonum che cum Ecclesia. Ma attenti! I massoni sanno “pescare” anche a destra… C’è poi chi auspica forme ufficiali di collaborazione socio-culturale e filantropica tra massonerie e Chiesa cattolica. Mah! Perché rischiare ulteriori strumentalizzazioni, infiltrazioni e confusione?

– Si ignora quanti cattolici aderiscano alla massoneria. Probabilmente non sono pochi. Ma chi è massone può dirsi cattolico?

– Il cattolico che si fa iniziare massone, col passare del tempo e con l’avanzamento nei vari gradi, riti e simbolismi arcani, si radica progressivamente in uno spirito antidogmatico, sovra-confessionale, esoterico. Il vero massone cerca di conciliare tutti gli opposti, anche esoterico ed exoterico, ovvero iniziatico e profano. Per cui, esteriormente, un massone continua a praticare – persino con grande devozione e assiduità – una religione (cristiana, ebraica, islamica…), ma esotericamente la vive e la interpreta secondo i principi massonici. A quei cattolici orgogliosi di militare come cattolici in massoneria “all’inglese” cristianeggianti e filo-bibliche, va fatto osservare che la ritualità sovra-confessionale e sovra-religiosa della loro massoneria, nonché la loro pretesa di poter sacralizzare e consacrare la Loggia, stride con la dottrina biblica e cattolica; infatti, Dio non ha mai rivelato, né richiesto un tale culto, di fatto concorrente del culto cattolico. Passo ora ad alcuni esempi di massoni cattolici o cristiani o comunque sedicenti amici della Chiesa: a) Il barone Yves Marsaudon (1899-1985), membro della ‘Grande Loge Nationale Française’, 33° grado di Rito Scozzese, passato dalla Chiesa cattolica a quella ortodossa, Cavaliere di Malta (SMOM). Egli fa’ le lodi del suo maestro, l’occultista e massone Oswald Wirth. Marsaudon non dice però che Wirth ha elogiato il Diavolo… Marsaudon vede inoltre nella massoneria radici templari, cabalistiche, ermetistiche; giustifica il divorzio e la contraccezione; b) Jean Baylot (1897-1976), membro della ‘Grande Loge Nationale Française’, amico del gesuita P. Riquet, afferma che vi è compatibilità tra Chiesa e Loggia. Ma anche Baylot elogia Oswald Wirth; c) François Ribadeu Dumas (1904-1998), membro della ‘Grande Loge de France’, 33° grado di Rito Scozzese, Cavaliere di Malta. Egli elogia i maghi, ma anche il Diavolo inteso come l’altro aspetto necessario di Dio… Se certi massoni cattolici o cristiani pensano in questa maniera, figuriamoci quelli più apertamente anticristiani e gnostici!


Di Mario Iannaccone

2 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *